Hound Dog Taylor and the Houserockers - Natural Boogie

hound dog Taylor -lp cover

Alligator Records - AL4704 -?/74


  1. Take Five
  2. Hawaiian Boogie
  3. See Me In The Evening
  4. You Can't Sit Down
  5. Sitting At Home Alone
  6. One More Time
  7. Roll Your Moneymaker
  8. Buster's Boogie
  9. Sadie
  10. Talk To My Baby
  11. Goodnight Boogie


Ad inizio anni novanta sui cataloghi dei distributori o etichette discografiche più "cool" d'america come Crypt, Midnight, Norton (RIP Billy Miller) tra tantissimi dischi di band fantastiche e sconosciute trovai anche i dischi di Hound Dog Taylor. 
Con "Natural Boogie" (suo secondo e ultimo disco e forse tecnicamente anche inferiore al primo) fu subito amore dal primo sguardo alla copertina: il colore, il look di Hound Dog Taylor, la sua chitarra pazzesca (ancora oggi a distanza di anni non ho capito che chitarra sia, forse una Teisco come leggo su Wikipedia?) mi fecero subito comprare  per corrispondenza - grazie ad un amico che si occupava del ordine - prima il Cd e poi anni dopo il vinile, ovviamente ristampa.
Nato in Mississippi nel  1915 Theodore Taylor inizia a suonare la chitarra da giovane e ad inizio anni 40 si trasferisce a Chicago dove suona il blues elettrificato che iniziava ad imperversare e rimane sempre ai margini della scena musicale, incidendo qualche 45 giri e suonando abbastanza in giro.
Ad inizio anni settanta (ultra cinquantenne ) con Brewer Phillips alla seconda chitarra e Ted Harvey alla batteria inizia a suonare Blues nei club di Chicago.
Il loro trio atipico per l' epoca, senza basso, rumoroso , ballabile, sporco, selvaggio, (quasi venti anni prima del low fi e di Jon Spencer) attira l'attenzione di Bruce Iglauer  fondatore della neo etichetta Alligator che li mette sotto contratto e con il quale incidono due lp, "Natural Boogie" e il primo omonimo. Come detto, quest' ultimo forse ad un livello superiore, ma in "Natural Boogie" c'è "Take Five" che ritengo uno dei migliori brani della storia della musica, un blues devastante con un ronzio elettrico della chitarra di Taylor,  ballabile, grezzo e quasi punk che da solo vale il prezzo del disco.
Si passa poi al boogie elettrico di "Hawaiaan Boogie"  e di "Roll your money maker" o al blues "classico" di "See me in the evening" o "Sitting at Home alone" o di "Sadie" al rock and roll di "One more time".
                                          Hound Dog Taylor - Roll your moneymaker live circa 1973

Niente di nuovo sotto il sole, ma super innovativo per l'attitudine e lo stile  almeno nel 1974.
Due chitarre, una batteria, ritmo , blues, boogie ... mettete la puntina sul disco, chiudete gli occhi e il boogie selvaggio di Hound Dog Taylor vi travolgerà.
I due dischi su Alligator gli diedero una piccola notorietà, suonò anche in Australia, ma mori nel 1975, diventando uno dei tanti miti misteriosi e sfortunati del blues.

Tonypop

...un semplice appassionato

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