Mitch Ryder and The Detroit Wheels - Sock it to Me, Baby!

Sock it to me ,baby cover lp

New voice Records - NV2003 -3/67

  1. Sock It To Me - Baby
  2. I Can't Hide It
  3. Takin' All I Can Get
  4. Slow Fizz (Instrumental)
  5. Walk On By
  6. I Never Had It Better
  7. Shakedown
  8. A Face In The Crowd
  9. I'd Rather Go To Jail
  10. Wild Child


Detroit è stata una città fondamentale per la musica rock degli anni settanta e settanta (e non solo), è la citta della Motown  e del primo punk rock di band immense come Stooges, MC5, Rationals o SRC.
Mitch Ryder and the Detroit Wheels  sono esattamente l’anello di congiunzione tra i due fenomeni musicali di una città che a fine anni sessanta era il fulcro dell’ industria automobilistica americana e della musica.
La band suonava del soul r’n’b ispirato alle band nere dei concittadini della Motown ma suonato con uno stile, ovviamente portato all’eccesso da Iggy e compagni, che aveva in sè i germi del punk e del wild garage rock.
Autori tra il 1966 ed il 1967 di tre album e ben 4 singoli in classifica nascono nel 1964 come Billy Lee and the Rivieras  formati da Willie Levine (che diventerà Mitch Ryder), Earl Elliott basso, Jim McCarthy chitarra,, John Badanjek batteria, Joey Kubert alla chitarra ritmica, incidono un 45 per la locale etichetta Hyland (“You Know/Won’t you Dance with me” ristampato poi negli anni novanta dalla Sundazed) e attirano un sacco di pubblico per le loro esibizioni live piene di soul, r’n'b e wild garage, ragazzi bianchi che rendono selvaggio il soul!.
Si muove da New York il produttore Bob Crewe (già con i 4 Seasons) che ingaggia la band per la sua etichetta New Voice ed impone un cambio di nome. Levine diventa Mitch Ryder e the Rivieras (anche per evitare problemi con omonima band surf autori di “California Sun”) diventano, in omaggio alla Motor City, i Detroit Wheels.
Dopo un primo singolo inosservato “I Need Help”, centrano il 10 posto in classifica con “Jenny take a ride”, poi con “Little Latin lupe Lu” e con “Devil with a Blue Dress On"/"Good Golly Miss Molly” che arriva nel 1966 al numero 4 delle classifiche. Ovviamente insieme ai singolo escono anche gli album “Take a ride” e “Breakout” entrambi del 1966.
 “Sock it to me!” è il loro terzo album ,Crewe punta di più Mitch Ryder (che inizierà subito dopo una carriera solista che si fermerà subito viste le poche vendite) ma il disco è un bellissimo esempio di wild white garage soul!!
                                Mitch Ryder dal vivo nel 1967  in "Sock it to me baby", senza i Detroit Wheels

La open track (censurata anche per le allusione sessuali del titolo) è una bomba (numero 6 in classifica nel 1967) un soul ritmico ma selvaggio, cosi come l’altro grandissimo brano del disco (che da solo vale l’acquisto): “I’d raher go to jail” : una meraviglia, chitarre fuzzate, un riff ossessivo, un basso supergroove ed un cantato duro ma melodico allo stesso tempo).
Sullo stesso piano –sempre ottimi wild soul brani venati di sporco garage- troviamo “I Can’ t hide” e “Shakedown” che con il riff iniziale in stile  “Paint it black” e il suo ritmo soul.
Bellissima la ballad tra Stones, blues e country “I never had it better” che apre il lato B, mentre leggermente sottotono il pop un troppo complicato di “A face in the crowd” cosi come la cover di "walk on by" è forse troppo pop ma ben eseguita. Con  lo strumentale “Slow fizz” si torna a ballare in perfetto stile mid-sixties, basso e batteria viaggiano che è un piacere
Un bel disco con alcuni brani davvero ottimi.
Come accennato subito dopo Bob Crewe iniziò a spingere per una carriera solista di Mitch Ryder che incise un singolo ed un Lp solista nel 1967 non trovando i favori del pubblico suonando un genere forse troppo retrò per i gusti dell’ epoca che si stavano spostando su psychedlia e rock blues.
Mitch Ryder pubblico anche un Lp da solista su etichetta  Dynavoice di Bob Crewe “What now my love” uscito nel 1967. Anche questo disco non vendette molto. Ad inizio anni settanta formò con Badajenek e Steve Hunter i Detroit.
Prodotti da Crooper fecero uscire un Lp “Memphis Experiment” su DOT.
Mitch Ryder ha pubblicato parecchi dischi  nel corso degli anni, negli anni ottanta grazie anche alla produzione di John Cougar Mellencamp (allora nel suo momento di massima celebrità) torno per poco tempo alla ribalta, ma i successi di vendita non furono cosi rilevanti.
Mitch Ryder è stato uno dei migliori cantanti della scena di Detroit.

sock it to me ,baby label
Foto della mia copia  di NVS 2003, copia originale Strero

Tonypop

...un semplice appassionato

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