John Phillips - Wolfking of L.A.




Dunhill- DS50077- 1/70

  1. April Anne
  2. Topanga Canyon
  3. Malibu People
  4. Someone's Sleeping
  5. Drum
  6. Captain
  7. Let it Bleed, Genevieve
  8. Down the Beach
  9. Mississippi
  10. Holland tunnel
Pubblicato nel Gennaio del 1970, "Wolfking of L.A." è stato per circa 30 anni l'unica testimonianza musicale  (eccetto una colonna sonora) di John Phillips dei Mamas and Papas.
Verso la fine dei favolosi sessanta  , i Mamas & Papas cominciano ad andare un pochino "stretti" a mister  Phillips il quale cerca nuove esperienze che lo possano far maturare in ambito musicale e personale, considerando anche che il decennio che si stava concludendo stava portando via in modo brusco molti dei simboli sui quali si era basata la carriera del gruppo (la Summer of  Love, il sogno californiano...).
Per la stessa etichetta (la Dunhill di Lou Adler) con la quale incideva con i Mamas and Papas pubblica questo lp, che per il sottoscritto  rappresenta gli anni 60 alla perfezione, è un album, che per citare il bellissimo libro Endless Trip , ci racconta  che i sixties sono già finiti e che non erano solo gioco e divertimento.
Trovano posto sia la parte solare dei sixties (la summer of love, il sole della california), sia la parte oscura (il Vietnam, la violenza, Charles Manson, le droghe...), le due foto presenti (cover e retro),sembrano andare in questa direzione: tanto hippy e cool nella foto della copertina (identica a "Desire" di Bob Dylan del 1976), quanto goffo ed impacciato nella foto del retro .
Prodotto nel periodo in cui Phillips faceva uso massiccio di droghe, l'album è forse uno dei migliori risultati di quella che personalmente definisco "l'età perduta del Rock" (il lasso di tempo che va dal 1969 al 1974,  che per anni ho considerato, anche sotto la spinta di molta critica, come un semplice periodo di transizione tra la psychedelia ed il punk, mente invece è "epoca" zeppa di gioiellini acid folk), con un cast spettacolare, tra cui James Burton -già chitarrista di Elvis- e Darlene Love (musa di Phil Spector).
Phillips che  non si considerava un gran cantante (bisogna considerare che era abituato a lavorare nei Mamas and Papas, con  moglie Michelle e Mama Cass Elliot ) ha appositamente "nascosto" la sua voce nel mixaggio finale.
Musicalmente l'album è pieno di canzoni folk pop (tutte scritte da Phillip, uno dei migliori songwriter dell' epoca se consideriamo tutti i brani scritti per i Mamas) con arrangiamenti molto curati e con testi popolati di personaggi puliti e solari , ma anche inqueitanti (Cajun queen, Donna panciute, e junkie robbers..) che rappresentano alla perfezione la doppia faccia dei sixties come già detto in precedenza.
Ballate come "Malibù People" o "Topanga Canyon" uniscono la melodia con le immagini dei  luoghi simbolo del sogno californiano, "April Ann" è il mio brano preferito una melodia stupenda ,una filastrocca "acida" con midnight cowboy, jingle jangle faggot friend morti, e ragazze che indossano bandana rossi.
Questi tre ed altri brani mischiano la pedel steel con backing vocal in puro stile Black (come già detto c'è Darlene love ai cori), con il piano quasi sempre in evidenza, "Drum" invece è un brano che incrocia Vaudeville e Country, "Someone's Sleeping" è invece pura poesia , con un testo a mio parere degno del miglior Leonard Cohen con le sua "cose da mantenere e le cose tropo belle che invece spariscono"; "Mississippi" (unico singolo tratto dal  Lp che raggiunse la posizione 32 di Billboard nel 1970, l'album arrivò al 181 posto invece) è una Sweet Jane ante -litteram; "Genevieve" è un "divertissement" dedicato a quella che diventerà sua moglie: la modella sudafricana Genevieve Waite per la quale produsse nel 1974 l'lp "Romance is on the rise" , (album ben accolto dalla critica e con una copertina del  fotografo Richard Avedon ).
Il disco non vendette granchè , Phillips rimase indeciso se continuare con i Mamas (ma ormai erano un po' fuori tempo massimo, i tempi stavano cambiando per poter continuare a cantare del "sogno Californiano hippie" ) o intraprendere la carriera solista (andò a Londra ,registrò delle session con Jagger che videro la luce solo anni più tardi), ma rimase purtroppo fermo, tra problemi di droga e indecisioni musicali.
Da segnalare a metà anni ottanta il successo del brano lanciato dai Beach Boys e scritto da Phillips e Scott Mckenzie (San Francisco ) :"kokomo"
Dopo la morte avvenuta nel 2001 ,sua figlia Mackenzie Phillips (attrice , anche lei dedita all'uso di droghe, famosa in Italia per aver interpretato quando aveva 15 anni  la sit-com "Giorno per Giorno") lo accusò di incesto e violenza sessuale, dichiarando pubblicamente in televisione che il padre aveva per anni abusato di lei, le accuse vennero smentite( anche se non da tutti e completamente) da parecchi membri della famiglia Phillips.
Il disco rimane comunque un lp fondamentale , creato da un genio dei sixties americani; la versione originale in vinile è reperibile abbastanza facilmente, il costo varia dai 25 ai 45 euro.


Foto della label della mia copia in vinile di "Wolfking of L.A.",la Dunhill per il periodo 1968-1969 utilizzava un doppio box multicolor per il logo Dunhill e ABC, non separati, a partire dal 1969 fino al 1973 il logo divenne con due box in multicolor separati, in rete si trovano informazioni che possono esistere varianti con box separati white, vista l'eccezionalità del logo, considerando anche la scritta WARLOK la copia è con tutta probabilità originale
John Philllips - "Topanga Canyon" (sample)

Tonypop

...un semplice appassionato

Nessun commento:

Posta un commento

Instagram